Parte martedì 8 marzo al Piccolo Teatro di Milano "La barca dei comici", fantasia teatrale per attori e ombre. Stefano de Luca da corpo allo spettacolo lavorando sui Mémoires di Carlo Goldoni e sul copione teatrale di Giorgio Strehler, che all'autobiografia dell'autore veneziano lavorò fin dagli anni Sessanta senza approdare mai alla scena.
Alla base un episodio che Stefano De Luca ha scelto per sviluppare il testo: “Da un miracolo di fantasia o di memoria rinasce di colpo una storia della giovinezza di Carlo Goldoni, quando una mattina d’aprile partì in un favoloso viaggio per mare assieme a una compagnia di comici. Lì egli conosce per la prima volta tutto: l’amore, le donne, lo stupore, la curiosità per l’umano mondo dei comici, e attraverso di essi, la curiosità per il mondo dell’uomo”.
"La barca dei comici" potrebbe sembrare solo uno spettacolo per ragazzi, in realtà diventa un’occasione speciale per riunire a teatro diverse generazioni, genitori e figli, nonni e nipoti, nella linea del pensiero di Strehler, convinto sostenitore che l’unico modo per fare teatro per i ‘più piccoli’ è quello di farlo per i ‘più grandi’. “I piccoli, giovani uomini, sono innanzitutto esseri umani che si aspettano dal teatro parole poetiche, comprensibili ed oneste, spettacoli limpidi ma pieni di fantasia, presentati con rigore su grandi temi, con grandi messaggi e grandi domande”.
Con le date al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, lo spettacolo torna inoltre al suo approdo iniziale, dopo avere toccato, in un viaggio lungo quattro stagioni, quasi 20 piazze italiane, per rimanere in scena fino al 20 marzo, quando supererà le 130 repliche.
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